22.05.2025
Tre dipendenti altoatesini su quattro ritengono che a 65 anni sarebbero ancora in grado di svolgere la propria attuale professione, mentre circa un quarto ritiene che ciò sia “piuttosto” (17%) o “molto” improbabile (7%).
Per chi decide di farlo, l’aspetto economico è preponderante, ma grande importanza hanno anche il clima di lavoro e lo stress psico-fisico.
16.05.2025
In Alto Adige, la maggior parte dei dipendenti non teme la rapida evoluzione del mondo del lavoro: solo una persona su cinque considera infatti i cambiamenti tecnici e organizzativi “abbastanza” o “molto” stressanti.
Che le generazioni più giovani sembrino più a proprio agio appare ovvio, ma lo stesso si osserva anche in molti lavoratori prossimi alla pensione.
Una maggiore “tranquillità” si registra poi tra chi opera nei settori in cui i cambiamenti tecnologici e organizzativi hanno presumibilmente un impatto minore, ovvero l’agricoltura e il settore alberghiero e della ristorazione.
10.04.2025
Con il calo dei tassi di interesse, la diminuzione dell’inflazione e la stabilità dei mercati del lavoro, l’economia europea ha avuto un promettente inizio di 2025.
Poi, però, è arrivato l’annuncio di Donald Trump relativo a nuovi dazi commerciali e dal 1° aprile l’economia globale ha subito uno scossone.
L’Alto Adige si è dimostrato finora resistente e il “sentiment” dei lavoratori dipendenti rimane cautamente ottimista, ma una cosa è chiara: anche l’economia altoatesina dovrà adattarsi alle nuove regole del gioco.
04.04.2025
L’Alto Adige riuscirà a raggiungere la neutralità climatica entro il 2040? La risposta è “sì” per il 62% dei lavoratori dipendenti intervistati nell’ambito del Barometro IPL, i quali si dimostrano generalmente anche disposti a modificare in tal senso il proprio stile di vita e di consumo, pur con un occhio di riguardo per quello che è definito “l’organo più sensibile dell’uomo”: il portafoglio.
Analogamente alla Germania, infatti, nella prospettiva della “svolta energetica” si sta delineando un problema fondamentale: “Sembra che la parte della società con un reddito più basso sia finanziariamente sopraffatta poiché, semplicemente, non ha a disposizione i risparmi necessari. L’appello è rivolto alla politica, affinché tenga conto di questa situazione” afferma il Presidente IPL Andreas Dorigoni.