21.02.2023
Nel 4° trimestre del 2022 l’economia altoatesina continua il suo processo di recupero ai livelli pre-pandemia. Questo trova riscontro nei dati occupazionali che, rispetto allo stesso periodo del 2021, registrano un aumento del numero di lavoratori dipendenti del +2,4 %. Soltanto edilizia e agricoltura evidenziano cali occupazionali.
08.02.2023
L’inflazione galoppante ha cambiato le abitudini di risparmio dei lavoratori dipendenti in Alto Adige? E se sì, come? L’edizione invernale 2022/2023 del Barometro IPL fornisce delle risposte a riguardo.
“Il tasso d’inflazione che rasenta il 10% su base annuale, induce i lavoratori altoatesini a modificare le scelte di risparmio”, si dice preoccupato il Direttore IPL Stefan Perini. “Non solo l’inflazione intacca negativamente il potere d’acquisto degli stipendi, ma erode anche i risparmi di molte famiglie di lavoratori dipendenti e spinge su investimenti meno sicuri”.
27.01.2023
Mini-crescita: queste sono le prospettive economiche non solo per l’area dell’euro, ma anche per l’Italia nel 2023. L’inflazione continuerà ad accompagnarci anche nell’anno in corso, seppur in misura più ridotta: gli esperti prevedono per l’Italia un tasso d’inflazione medio annuo tra il 5% e il 7%.
Alla luce del rallentamento dell’economia europea, il clima di fiducia dei lavoratori altoatesini rimane sottotono. Le prospettive di sviluppo dell’economia altoatesina indicano una “stagnazione con segno negativo”, e anche la situazione del mercato del lavoro dovrebbe leggermente peggiorare.
“Il problema principale rimane l’inflazione sproporzionatamente alta a Bolzano. Questa sta rosicchiando massicciamente sia i salari che i risparmi”, commenta il Direttore IPL, Stefan Perini.
26.01.2023
Come confermano i dati delle fonti ufficiali, anche in provincia di Bolzano, terminata l’emergenza del Coronavirus, l’occupazione ha ripreso a crescere soprattutto grazie ai contratti a termine, mentre quelli a tempo indeterminato restano al palo.
Il Presidente IPL Andreas Dorigoni non nasconde la sua preoccupazione: “Questo favorisce condizioni sempre più diffuse di precariato, spesso involontario, che generano situazioni di evidente svantaggio rispetto alla categoria ‘privilegiata’ dei lavoratori assunti stabilmente”.